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Alla ricerca del comfort nella città

I lavori degli studenti del Corso di Advanced Design dell'Università di Bologna

I Portici di Bologna sono una infrastruttura ombreggiata, da sempre giudicata di “grande comodità” da cittadini e visitatori e dunque costituiscono una rete protetta di collegamento fra rifugi climatici, possibile soluzione al problema delle isole di calore.

Da queste considerazioni è nato il progetto ‘Linee d’ombra’, inserito nel nuovo Piano di gestione e candidato al finanziamento della legge 77/2006 del Ministero della Cultura.

Saranno individuati i percorsi porticati, che collegano i rifugi climatici individuati a livello comunale, caratterizzati da una maggiore presenza d’ombra a seconda dell’ora del giorno. 

In questo modo il comfort termico si coniuga con una esperienza culturale.

E’ dunque parso di grande interesse il lavoro del Laboratorio integrato Advanced design 2B del Corso di Laurea Magistrale in Advanced Design, curriculum Servizi dell’Università di Bologna che qui di seguito si presenta con alcuni lavori degli studenti.

Il laboratorio è lo spazio didattico in cui gli studenti si confrontano con le grandi sfide della transizione digitale, energetica e verde, applicandole alla scala urbana.
All’interno di questo percorso la città è intesa come una rete complessa di relazioni sociali, infrastrutture, questioni ambientali ed energetiche, che richiede visioni sistemiche e soluzioni progettuali capaci di generare impatti concreti.

Il laboratorio è stato guidato da un team multidisciplinare di docenti dell’Università di Bologna:

  • prof.sse Danila Longo e Beatrice Turillazzi (Progettazione Tecnologica Integrata, Dipartimento di Architettura),
  • prof. Carlo Alberto Nucci (Sistemi Elettrici per l’Energia, Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi”),
  • prof.ssa Daniela Mazza (Telecomunicazioni, Dipartimento di Architettura).

    Il tutor didattico è stato il dott. Matteo Recalcati (dottorando).

    Hanno inoltre collaborato al percorso docenti e ricercatori impegnati nello sviluppo del Gemello Digitale di Bologna: la prof.ssa Elena Maria Formia, le dott.sse Martina Massari e Rossella Roversi e il dott. Martino Pietropoli (Dipartimento di Architettura), il prof. Vando Borghi (Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia), il prof. Claudio Coletta e il dott. Edoardo Colombani (Dipartimento di Filosofia).
    Al supporto didattico hanno contribuito la dott.ssa Giada Coleandro e il dott. Federico Bomba. L’iniziativa si è svolta in sinergia con il progetto EUI TALEA.

    Nel secondo semestre dell’a.a. 24-25 gli studenti hanno lavorato in collaborazione con la Fondazione IU Rusconi Ghigi e con il Comune di Bologna, contribuendo al più ampio progetto del Gemello Digitale Civico. L’obiettivo è stato duplice:
  • sperimentare modalità di interazione tra cittadini e infrastruttura digitale urbana, attraverso prototipi di touchpoint e servizi innovativi;
  • testare metodi di co-design, storytelling e prototipazione rapida per generare soluzioni accessibili, comprensibili e socialmente giuste.

    I progetti sviluppati affrontano alcune delle questioni più urgenti per Bologna e, più in generale, per le città contemporanee. Ogni gruppo ha lavorato su un brief specifico, in dialogo con stakeholder civici, tecnologici e istituzionali:
  1. Piattaforma di gestione dei parchi pubblici – strumenti digitali e partecipativi per migliorare manutenzione, fruizione e valorizzazione del verde urbano.
  2. Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) al Pilastro – soluzioni per l’inclusione sociale e la lotta alla povertà energetica, rafforzando il ruolo dei cittadini come prosumer.
  3. Monitoraggio partecipativo della mobilità urbana – sistemi di raccolta dati e interfacce per valutare l’efficienza energetica e l’uso sostenibile della mobilità.
  4. Rete di corridoi green e smart – infrastrutture integrate per monopattini e bici elettriche, orientate a promuovere una mobilità dolce e sicura.
  5. Servizi di consulenza energetica per famiglie vulnerabili – strumenti digitali e supporto diretto per affrontare la povertà energetica, con attenzione all’inclusione sociale.
  6. Climate shelter e hub energetico multifunzionale – modelli di spazi resilienti e sicuri, integrati con funzioni energetiche innovative e con un forte valore comunitario.

    Attraverso questi progetti gli studenti hanno dato forma a prototipi funzionali (app, mock-up fisici e digitali, storytelling, mappe interattive), sperimentando come il Gemello Digitale possa diventare uno strumento civico, al servizio della governance urbana e della giustizia sociale.

    Il workshop conclusivo di maggio 2025 ha consentito di testare e validare i prototipi con stakeholder tematici, raccogliendo feedback che costituiranno la base per ulteriori sviluppi e possibili applicazioni nei contesti reali della città.

Nella galleria, immagini di alcuni progetti presentati dagli studenti e dalle studentesse.


 

vista della torre dell'Arengo inquadrata da via Clavature
Fotogramma dal video del gruppo denominato Hive
videata cellulare che mostra un'app innovativa per monitorare i rifugi climatici a Bologna

Gruppo n. 6 | Tema: Climate Shelter | Studentesse: Francesca Cianci, Diana Ioana Ciubotariu, Simona Iannone | Elaborato finale

obiettivo del lavoro degli studenti: monitoraggio partecipativo
metodologia di lavoro: ricerca e analisi
esempio di servizio offerto

Team n. 03 | Studenti: Agnese Ciuffreda, Vincenzo Scognamillo, Ovidio Volpacchio

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