Immagini di grande impatto campeggiano sui cartelloni di Bologna, colori e forme che raccontano in un lampo la trama di un'Opera: chi c'è dietro questa campagna?
Abbiamo rivolto alcune domande a Maurizio Tarantino, Responsabile della Comunicazione e Marketing della Fondazione del Teatro Comunale di Bologna.
Qual è l’obiettivo della campagna? Ci può raccontare il concept?
"L’immagine della stagione Opera 2025 è più di una semplice illustrazione: noi l’abbiamo immaginato un po' come un manifesto che racconta l’anima di Bologna. Anche quest’anno, abbiamo scelto la matita di Riccardo Guasco, un artista che, è riuscito a restituire un’identità visiva alla comunicazione del Teatro di grande valore stilistico e comunicativo.
Questo nuovo concept visivo è dedicato alla città, ai suoi simboli, alla sua bellezza senza tempo e alla sua straordinaria importanza culturale. Il visuale vuole richiamare a un abbraccio: un abbraccio simbolico alle Due Torri, ai portici e alla musica. Ma è anche un abbraccio alla comunità, al pubblico e a chi ama Bologna.
Al centro di questa narrazione visiva ci sono le Due Torri, testimoni silenziose della storia e del fermento di Bologna, unite ai portici, riconosciuti dall’UNESCO come patrimonio mondiale per la loro unicità architettonica e la capacità di raccontare una città che è sempre stata aperta al mondo. In particolare, il portico di San Luca, con la sua imponenza e il suo significato simbolico, rappresenta perfettamente il legame tra la città e i suoi abitanti. L’elemento che vorremmo far emergere è lo stretto legame tra il valore tangibile del patrimonio monumentale e quello intangibile dell’arte e della conoscenza, la Bologna delle due torri e dei portici e la Bologna 'Città della Musica UNESCO', un titolo che incarna il cuore pulsante della città: l’arte e la musica.
Bologna è la città in cui la musica non solo si ascolta, ma si respira. È la città di Gioachino Rossini, che visse qui per tanti anni, lasciando un’impronta indelebile, e di Gaetano Donizetti, che scelse la Sala dello Stabat Mater per eseguire il Requiem in memoria di Rossini. È qui che Richard Wagner ottenne la cittadinanza italiana dal Sindaco Casarini, dopo il debutto italiano di Lohengrin, andato in scena per la prima volta al Teatro Comunale. Bologna è stata il primo teatro wagneriano d’Italia, e questo legame tra il compositore e la città ha segnato una pagina importante nella storia della musica. Per non parlare poi della città dei cantautori, Morandi, Guccini, Bersani, Carboni, Cremonini, Neffa, la grandissima scena underground della città, fino alle indimenticabili opere messe in scena da Lucio Dalla, o al prossimo evento Jazz in collaborazione con Paolo Fresu che ci apprestiamo a inaugurare il 28 Marzo. Il Teatro Comunale è un luogo dove il passato dialoga con il presente, e dove la musica diventa un ponte verso il futuro. È un invito a riscoprire il Teatro Comunale, che con il progetto Comunale Nouveau sta vivendo una fase di trasformazione, ma che non vede l’ora di tornare nella splendida Sala del Bibiena, una delle sale più belle e importanti al mondo. Qui continueremo a celebrare l’Opera, il nostro patrimonio, e la città che è stata, e sempre sarà, il centro di una straordinaria storia musicale."
Qual è il target? Travalica i confini bolognesi?
Con questa campagna vogliamo raggiungere un target che avvicini sempre di più la cittadinanza all’opera, soprattutto attraverso il progetto del Comunale Nouveau. Questo periodo di transizione, seppur nato da necessità contingenti, ci ha permesso di compiere un salto di qualità, non solo artistico, ma anche in termini di accessibilità. L’obiettivo è ampliare il nostro pubblico, lavorando per coinvolgere fasce popolari che possano scoprire e apprezzare l’importanza e il fascino dell’opera.
Già in passato abbiamo intrapreso iniziative che hanno avvicinato i giovani e gli studenti dell’Alma Mater al Teatro Comunale, creando una chiave di apertura verso le nuove generazioni. Ora, con il Comunale Nouveau, stiamo ampliando questo approccio, offrendo turni e formule che consentano un accesso economico più agevole, permettendo a un pubblico più vasto di vivere l’esperienza dell’opera.
L’immagine scelta per la stagione Opera 2025 ha il compito di risvegliare l’immaginario collettivo della città, celebrando Bologna come una comunità con una forte identità storica e culturale. La campagna vuole rivolgersi principalmente ai bolognesi, invitandoli a riscoprire il Teatro Comunale come patrimonio culturale condiviso, ma anche ai turisti, che spesso passano sotto le Due Torri e possono essere attratti dall’unicità del nostro Teatro. Bologna non è solo una città dal profondo valore locale: è un simbolo di cultura e musica riconosciuto a livello internazionale, e questa campagna intende unire queste due anime, quella popolare e quella globale, valorizzandone la ricchezza e il significato.
Riccardo Guasco, efficacissimo interprete dell’immagine del Comunale e non da oggi: come nasce questa partnership?
La scelta di Riccardo Guasco come artista per l’immagine della stagione Opera 2025 è un sodalizio iniziato già nel 2020 ed è il frutto di un percorso condiviso con Cheap OnBoard , un collettivo di attiviste, oserei avanguardiste nel campo della creatività visiva, della comunicazione artistica e militante, una sorta di agit prop dell’arte contemporanea. Attraverso questa partnership, abbiamo avuto modo di conoscere diversi artisti che potessero rappresentare visivamente il Teatro Comunale.
Già nel 2017, ad esempio, avevamo collaborato con Riccardo Tozzi, creando un concept grafico incentrato sulla calligrafia che riscosse un grande successo. L’anno successivo, abbiamo lavorato con Alice Pasquini, una delle più grandi street artist italiane, per la campagna 'L’Opera è Donna', un progetto tutto dedicato alla street art che coinvolse e appassionò anche i più giovani, tanto che alcuni manifesti vennero addirittura 'rubati' da studenti in via Indipendenza, un episodio che ci fece sorridere.
Successivamente, abbiamo scelto Riccardo Guasco, il cui talento ci ha convinti a stabilire una collaborazione stabile negli anni successivi. Guasco ha una straordinaria capacità di sintetizzare in un’unica immagine tutti gli elementi chiave di un’opera: dai personaggi, agli oggetti di scena, ai simboli. Ogni dettaglio è curato, che si tratti di una spada, un drappo o un castello, come nel caso
della sua rappresentazione per 'Lucia di Lammermoor'. In pochi tratti, Guasco riesce a trasmettere il senso profondo di un’opera, unendo elementi simbolici, personaggi e ambientazioni in un’unica composizione dinamica e armoniosa. Abbiamo poi arricchito il progetto con le animazioni di Stefano Meazza, un altro grande creativo con cui collaboriamo ormai stabilmente. Fin dal primo momento in cui ho visto gli sketch delle opere di Riccardo Guasco, ho intuito che il loro stile si prestava perfettamente a narrazioni animate brevi e incisive. Questo sodalizio tra Riccardo e Stefano ci permette di raccontare le opere in pochi secondi attraverso animazioni che riescono a catturare e trasmettere l’anima profonda di ogni opera. Infatti uno degli aspetti più apprezzati del suo stile è proprio il dinamismo delle forme, che richiamano il futurismo. I suoi lavori si distinguono per l’uso di piani intersecati e colori intensi che creano immagini capaci di catturare lo sguardo, sia dal vivo che online. Questo riferimento al futurismo è stato notato da molti dei nostri abbonati e turisti, che trovano i suoi manifesti irresistibili e spesso si fermano a guardarli con attenzione.
La scelta di Guasco è stata guidata da diversi fattori: la singolarità del suo stile, la sua grande notorietà (è uno dei grafici più importanti non solo in Italia ma anche a livello internazionale) e, soprattutto, la sua incredibile capacità di raccontare un’opera attraverso l’arte visiva, stimolando la curiosità dello spettatore. Questo approccio non solo comunica l’essenza dell’opera, ma invita chi osserva a voler saperne di più.
Da quando collaboriamo con Riccardo Guasco, le sue creazioni hanno sempre ottenuto consensi unanimi. Personalmente, non ricordo una sola critica negativa nei suoi confronti, e questo è un risultato straordinario, considerato quanto sia normale che i visual generino discussioni e opinioni contrastanti. La sua capacità di conquistare tutti è una delle ragioni per cui continuiamo a sceglierlo anno dopo anno.
Ringraziamo Maurizio Tarantino per aver risposto alle nostre domande e per aver concesso alcune immagini di Riccardo Guasco che speriamo di poter intervistare in un futuro non lontano.
A questo indirizzo un contributo che mette in sequenza animata diverse illustrazioni ad altrettante opere andate in programma: https://www.youtube.com/watch?v=9dGYCRu2J-E
Qui, invece, un'animazione che vede protagonista i portici e le torri: https://www.dropbox.com/scl/fi/mcchtx49zqc0mlm0f0xhr/2025-locandina.mp4?rlkey=crq3pm5ejodiyfgkqgb3isle3&e=1&st=b3ysc2cl&dl=0
