Skip to main content Skip to footer content

Il portico dei misteri

Il nuovo libro di Daniele Fraccaro sugli affreschi del portico della Banca d’Italia

Si è tenuto venerdì 10 ottobre nella cornice del Salone del pubblico, al primo piano dell’edificio della Banca d’Italia in Piazza Cavour a Bologna, l’evento di presentazione del libro del professor Daniele Fraccaro dal titolo Il Portico dei Misteri. Le grottesche del portico Bolognese della Banca d’Italia

 

 

Pubblicato a cura della stessa Banca d’Italia, si appoggia al corredo iconografico di fotografie di Vanessa Wellington che documentano la singolare ricchezza del portico senza dubbio più decorato fra i portici di Bologna.

L’edificio, i cui esterni sono ora oggetto di un’importante campagna di restauri, è opera di Antonio Cipolla che interpreta, nel 1862, il compito di dare una veste monumentale alla Banca di Stato della nuova Italia unita impiegando un sobrio neorinascimento, pienamente adeguato al ruolo della costruzione. L’apparato di immagini dipinte sotto i portici che costeggiano piazza Cavour e via Farini, oggetto della pubblicazione, è opera di Gaetano Lodi, nativo di Crevalcore dove nasce nel 1830. 

Il pittore a cui nel 1862 viene affidato l’incarico della decorazione sceglie il genere della grottesca, caro a Raffaello Sanzio e dunque in pieno spirito di recupero rinascimentale.

 

dettaglio di una volta del portico del Palazzo della Banca d'Italia

 

I riquadri e gli elementi non meramente decorativi sono però oggetto di un programma iconografico complesso che fino ad oggi aveva messo a dura prova gli studiosi.

Daniele Fraccaro, oggi professore presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, è stato a lungo docente all'Accademia di Belle Arti di Bologna, producendo diverse pubblicazioni sui portici bolognesi, ai tempi in fase di ingresso nella World Heritage List di Unesco. Studioso competente ed efficace comunicatore, è stato in grado, come dimostra il volume e come abbiamo potuto sentire dalle sue parole, di svelare finalmente in modo chiaro il significato dei soggetti dipinti dal Lodi, fin nei dettagli. Appare ora chiara la volontà di committenza e artista di celebrare in modo colto e fantasioso la nuova nazione, la sua storia, le sue eccellenze.

 

vista della sala gremita

 

Ma prima del contributo di Daniele Fraccaro, hanno espresso i loro saluti e la soddisfazione per i risultati raggiunti il dott. Pietro Raffa, Direttore della Sede di Bologna della Banca d’Italia, l'ing. Lorenzo Sperati, Capo Servizio Immobili della Banca d’Italia, l’arch. Francesca Tomba, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Bologna, l’Assessora Anna Lisa Boni del Comune di Bologna, incaricata per il Progetto Portici di Bologna, e il prof. Pietro Acri, delegato FAI di Bologna.

Hanno chiuso il ricco programma l’arch. Marina Mazzoni della Banca d’Italia e l’arch. Chiara Zanghieri della Società Politecnica Ingegneria e Architettura che ha mostrato il lavoro dei restauratori sulle superfici murarie e dipinte, rivelando che Gaetano Lodi non dipinge a fresco, ma su intonaco già asciutto, condannando così la sua opera, sfortunatamente, ad un precoce degrado che i restauri in corso si propongono di sanare.

 

 

dettaglio volta dell'intradosso dipinto del portico della Banca d'Italia
Ultimo aggiornamento: